La canzone è il frutto di sei mesi di lavoro “spalla a spalla”, pazienti adolescenti, medici, professionisti e artisti. I primi tre mesi il gruppo di pazienti ha lavorato con lo staff del Progetto Giovani, raccogliendo idee e scrivendo testi aventi come tema l’estate e il viaggio; i ragazzi (45 pazienti di età compresa tra i 15 e i 26 anni, di cui 25 in cura e 20 fuori terapia), hanno raccontato la loro voglia di estate, di viaggiare, di sognare, di ballare. Costruendo ancora una volta qualcosa di bello, insieme. Il lavoro è stato effettuato nella stanza multifunzionale appositamente dedicata, a fianco del reparto, ma anche lavorando a casa, attraverso la stanza virtuale di un gruppo facebook chiuso. Poi, nei due mesi successivi, con la guida di un gruppo di musicisti professionisti – Stefano Signoroni e i suoi collaboratori Jacopo Sarno, Giacomo Ruggeri e Tommaso Ruggeri, che avevano già lavorato per Palle di Natale, e Faso (il bassista di Elio e le Storie Tese) che già aveva collaborato alla canzone Nuvole di Ossigeno – dal materiale raccolto è stato creato il testo finale, mentre in parallelo è stata scritta la musica (lavorando anche nella specifica “stanza della musica” presente in ospedale). Nell’ultimo mese, è stata effettuata la registrazione della canzone, lavorando in una sala di registrazione professionale, dove i ragazzi hanno cantato e alcuni di loro anche suonato. In parallelo è stato registrato il videoclip (in parte in ospedale, in parte in sala di registrazione), con la regia di Jacopo Sarno e la realizzazione di CloverThree Music.
Nei testi dei ragazzi e nel video c’è molta poesia, c’è malinconia, c’è la voglia di estate di tutti i ragazzi, nuove amicizie, nuovi amori, serate trascorse a guardare le stelle. Alcune frasi scritte da loro sono proprio belle: “Non restare chiuso in te stesso a cercare un’isola che non c’è, ci sono milioni di granelli (di sabbia) che aspettano solo te”, scrive Matteo Davide.
“Per sentirci veramente in estate non basta vedere fuori dalle nostre finestre uno splendido sole che brilla nel cielo. È necessario che quel sole splenda prima di tutto dentro di noi”, dice Marygabry. “Vado alla stazione a prendere un treno con uno zaino sulle spalle e un amico sincero. Una notte in campeggio e una in ostello, disegniamo il mondo con una penna e un pastello” (Anna).
Ma ci sono anche riferimenti all’ospedale. O agli amici che non ci sono più, in questo mondo assurdo del “non c’è un perché”. Ancora Matteo Davide: “Come una conchiglia, raccolta sulla sabbia, quest’estate tu non ci sei e non sai quanta rabbia; ti giuro, qui manca troppo la tua compagnia, ma sappi, dalla memoria non potrai andare via”. E c’è molto il parallelismo tra il viaggio dell’estate, sognato da tempo, e il viaggio del percorso di cura, il viaggio della malattia. È un po’ quello che c’è nel video, dove i ragazzi preparano la valigia e non si capisce se è per andare in ospedale – la loro quotidianità – o per partire per un viaggio, o un luogo segreto dove trovare amicizia e leggerezza e amore e musica, anche dove in teoria non dovrebbe esserci spazio se non per le cure.
«La danza della pioggia racconta un po’ della magia che si crea nel nostro Reparto, un rito magico, l’acqua che porta la vita e lava via i dolori dell’anima – spiega Andrea Ferrari, responsabile del Progetto Giovani – Qui la magia è una danza al contrario, perché l’obiettivo è quello di far tornare il sole nella vita degli adolescenti che stanno affrontando una malattia oncologica. C’è magia, quindi, nel Progetto Giovani ma, occorre dirlo, c’è anche molta professionalità, molto lavoro, molta seria fatica; e tante persone che si mettono in gioco con passione, che imparano a offrire alla professione non solo la loro testa ma anche il loro cuore, inventando un nuovo modello di cura e cultura».
Gli scritti di “Sei tu l’estate” – tutte le emozioni e le sensazioni che li portavano a sognare l’estate – sono stati raccolti insieme e hanno già portato i ragazzi a vincere il Premio Letterario Federica, AIOM, Associazione Italiana Oncologia Medica, maggio 2018.
Anno
2017
Progetto
Canzone e videclip
Articoli scientifici
La storia della canzone “Sei tu l’estate” è raccontata su:
Signoroni S, Veneroni L, Pagani Bagliacca E, Gaggiotti P, Silva M, Casanova M, Chiaravalli S, Clerici CA, Massimino M, Ferrari A. “Summer is you”: adolescents and young adults with cancer sing about their desire for summer. Pediatr Blood Cancer 2019 May;66(5):e27630. doi: 10.1002/pbc.27630.